Cosa intendiamo per Flusso XML

Un Flusso XML è un particolare file che per la sua composizione rispetta gli “schema” indicati per l’Italia dal Consorzio CBI.

Se non avete interesse a capire come si compone la struttura di un Flusso XML, ma necessitate per le vostre elaborazioni dei software che generino detti flussi, potete vedere dare uno sguardo ai programmi BBS.

A differenza dei Flussi CBI, che hanno una struttura fissa ben determinata composta da tanti record lunghi 120 caratteri  contenenti al loro interno campi fissi e specializzati, i Flussi XML, (sigla di eXtensible Markup Language) seguono una logica diversa.

L’XML, come l’HTML, utilizza dei marcatori, chiamati tag (etichette), per assegnare una semantica al testo. I tag possono contenere informazioni in due modi: attraverso dei parametri oppure racchiudendo del testo o altri tipi di informazioni. Segue che possono essere tag di apertura, necessariamente seguiti da tag di chiusura (tra i quali si può avere un contenuto) oppure tag che si aprono e chiudono, e possono quindi fornire informazioni solo attraverso i loro parametri.

Ogni etichetta inizia e finisce con delle parentesi angolari (<>) (che in altri contesti sarebbero i segni di minore e maggiore), mentre la chiusura del tag o il tag di chiusura è rappresentato dalla barra (/).

Il flusso è diviso in blocchi. Abbiamo un flusso di testa che contiene nome flusso, e totali delle disposizioni contenute, un blocco di specifica del flusso e a seguire tutte le disposizioni. Il flusso è composto da tanti “tag” che danno specifiche o che contengono dei dati.

Non tratteremo qui l’aspetto informatico del flusso, ma negli articoli riguardanti gli SCT e gli SDD ho messo delle specifiche ben precise che vi possono introdurre a comprendere la logica di composizione dei flussi. 

Parliamo di flussi informativi e flussi dispositivi.

Dal 1° febbraio 2014 i nuovi Bonifici detti anche SCT Sepa devono essere trattati con questa nuova struttura e a seguire dal 2016 anche i nuovi Rid, denominati oggi SDD, sono trattati con questo nuovo linguaggio.

Alcune Banche forniscono già anche gli Estratti Conto anche in questo nuovo formato e esiste già anche uno schema per la presentazione di Ri.Ba..

Nelle Nozioni, per ogni singolo prodotto potrete trovare i tracciati ufficiali. 

Flussi Informativi

Questo genere di flussi tratta tutte le informative che le Banche forniscono all’Azienda.

Parliamo di:

Flussi Dispositivi

Con questo genere di flussi le Aziende inviano alle Banche le operazioni che dovranno essere eseguite.

Parliamo quindi di:

Capire cosa tratta un Flusso XML

I Flussi XML sono facilmente identificabili dal ” codice pain”:

  • 00.01.00 Incassi SDD-CBI
  • 00.01.01 Bonifici Esteri ordinari e Urgenti – CBI
  • 00.02.00 Allineamento SEDA-CBI
  • 00.04.00 Bonifici SCT-CBI
  • 001.001.03 Bonifici SCT ISO 20022
  • 008.001.02 Incassi SDD ISO 20022

 

Leggere un file XML

Se volete leggere il file in modo “abbastanza umanizzato” basta aprirlo con un browser (Chrome, IExplorer etc…); se invece lo volete strutturato consiglio di aprirlo con Excel. Ecco i passaggi:

  • Scaricate il flusso dalla Banca
  • Con il tasto destro scegliete Apri con
  • Scegliete dall’Elenco Excel o cercatelo la prima volta nella lista dei Programmi
  • Apparirà la seguente scelta: 
  • Lasciate Tabella XML e date OK
  • Se il sistema non ha un Mapping XML interno già precaricato (ed è normale) apparirà:
  • Date OK
  • Otterrete una tabella dove come nomi colonne ci saranno i tag e sotto i dati raggruppati.