ESITI RIBA

In altri articoli abbiamo parlato di incassi codificati, come strutturarli e quali canali utilizzare per l’invio.

Ma c’è un ultima operazione da effettuare, controllare se tutte le disposizioni inviate sono andate a buon fine.

Una RiBa non pagata a tutti gli effetti genera fastidi e spese solo a chi le ha emesse, per cui oltre al danno di una fattura non pagata, quindi un mancato incasso, dobbiamo affrontare anche spese di insoluto e se il numero di questi insoluti aumenta possiamo anche avere valutazioni peggiorative da parte del sistema bancario con aumento dei tassi applicati sui fidi.

Il pronto riscontro, il recupero del credito e la possibilità di farsi rimborsare le spese pagate non per colpa nostra dovrebbe essere una prassi per ogni Azienda.

Ma dove possiamo controllare gli Esiti RIBA?

Gli Home e i Remote Banking specializzati a gestire il portafoglio permettono di inserire a mano le singole Riba in presentazione o meglio, di importare flussi precostituiti con tracciato CBI apposito.

Il flusso viene preso in carico dalla Banca e smistato sulle Banche che effettueranno gli incassi.

Alla scadenza delle disposizioni, se non ci sono state già delle anticipazioni, gli incassi vengono accreditati sul conto dell’Azienda, al netto degli eventuali insoluti. Se questo succede, in tempi abbastanza celeri troveremo sul c/c specifico operazioni con causale ABI 37 riportanti gli importi degli insoluti addebitati oltre le spese applicate dalla Banca.

In genere nella stessa sezione dove vengono riepilogate le distinte di presentazione portafoglio troviamo degli allarmi di presenza insoluti, per cui è possibile aprire la singola partita e controllare quale singola disposizione non è andata a buon fine. Altra soluzione è una lista specifica degli esiti raggruppata per data scadenza. Vengono stampate le liste e una ad una passate in rassegna le operazioni.

Ottenere un flusso di Esiti

Ulteriore  possibilità, molto utilizzata dalle Aziende più organizzate è quella di esportare dal canale bancario un flusso molto simile alla distinta presentata, ma che contiene al suo interno tutti i dati, le causali, le spese dei nostri insoluti.

Passiamo il flusso al nostro software di Tesoreria e il gioco è fatto.

Ma se non abbiamo un programma di Tesoreria che costa decine di migliaia di euro?

Occorre saper leggere il flusso CBI ottenuto e magari con una piccola applicazione fatta in Excel magari possiamo ottenere lo stesso risultato.

Tracciato Flusso Esiti Riba 

Abbiamo detto che il flusso di ritorno degli esiti Riba è simile al flusso presentato, per cui sappiamo che il Flusso Riba è  composto da:

  • Record di testa – codice fisso “IB”
    • Record – codice fisso “14”
    • Record – codice fisso “20”
    • Record – codice fisso “30”
    • Record – codice fisso “40”
    • Record – codice fisso “50”
    • Record – codice fisso “51”
    • Record – codice fisso “70”
  • Record di coda – codice fisso “EF”

A questi, nel flusso degli insoluti, prima del codice fisso “EF” possiamo trovare una o due coppie di record “10” e “70” relativi al Promemoria contabile.

I dati significativi dell’insoluto sono inseriti in alcuni record specifici:

Nel record 14 in posizione 29-33, che in sede di presentazione ha il codice 30000, in sede di esito può assumere questi codici:

causali indicate dalla banca assuntrice:
  • 30006:
    • “ricevuta resa al carico” (la banca assuntrice restituisce la ricevuta al creditore mittente perché formalmente irregolare o comunque
      inidonea al trattamento);
  • 30008:
    • “ricevuta richiamata” (a seguito di richiesta da parte del creditore mittente per le ricevute ancora in portafoglio della banca assuntrice);
  • 30009:
    • “ricevuta resa al carico poiché presentata oltre i termini dell’accordo” (la banca assuntrice restituisce immediatamente la ricevuta in quanto presentata al di fuori dei termini previsti dalla procedura; 
  • 30010:
    • “ricevuta pagata” (la banca assuntrice trasmette la segnalazione dell’avvenuto accredito della presentazione a seguito del regolamento interbancario. Per ogni dettaglio ulteriore si faccia riferimento agli accordi bilaterali banca-cliente);

causali indicate dalla banca domiciliataria:

           30007:  “ricevuta non correttamente domiciliata” ;
           42010: “ricevuta impagata” (la banca domiciliataria rinvia la ricevuta alla banca assuntrice per mancato adempimento del debitore)

Quindi, il vero impagato è la causale 42010, mentre le altre causali saranno presenti solo in caso di errori formali non dipendenti dal debitore.

Oltre al record 14 sarà interessato il record 51 che riporterà il posizione 87-91 l’importo delle spese (in centesimi di euro), in 92-97 la valuta di addebito.

Se poi è previsto il Promemoria contabile dopo l’ultimo record 70 troveremo 1 o 2 coppie di:

un Record 10 contenente o la causale 16000 che identifica il totale delle spese e commissioni, oppure un codice 37000 indicante che il record riepilogativo in oggetto si riferisce all’importo riaddebitato delle Ri.Ba. insolute e precedentemente accreditate s.b.f.

e un record 70 senza dai significativi.