Calcolo Codice Fiscale

Il codice fiscale è un codice utilizzato ai fini fiscali ed amministrativi per identificare in modo univoco i cittadini italiani. Generalmente è composto da 16 caratteri alfanumerici mentre per i soggetti diversi dalle persone fisiche da 11 cifre. Viene generato da un semplice algoritmo ed introdotto nel 1973 da un decreto del Presidente della Repubblica (Decreto 605 del 29/09/1973).

Il codice fiscale viene attribuito alla nascita o alla costituzione per le associazioni e gli enti. Per le Società iscritte al Registro delle imprese il codice fiscale dal 6/12/2000 coincide con il numero di iscrizione al Registro (le prime 7 cifre corrispondono al “numero sequenziale”, seguito da 3 cifre che identificano l’Ufficio e 1 cifra di controllo). Per tutti i soggetti contribuenti non persone fisiche dotati di una Partita Iva (trust, stabili organizzazioni, società, associazioni con partita Iva, fondazioni) la stessa normalmente ha anche funzione di codice fiscale.

Per il calcolo del codice fiscale si procede grossomodo così, a seguire il dettaglio:
– le prime tre lettere del codice fiscale sono prese dal cognome (solitamente prima, seconda e terza consonante)
– le seconde tre dal nome (solitamente prima, terza e quarta consonante)
– le ultime due cifre dell’anno di nascita
– una lettera per il mese (A = Gennaio, B, C, D, E, H, L, M, P, R, S, T = Dicembre)
– il giorno di nascita: in caso di sesso femminile si aggiunge 40 per cui è chiaro che se si trova scritto, ad esempio, 52, non può che trattarsi di una donna nata il 12 del mese.
– Codice del comune (quattro caratteri)
– Carattere di controllo, per verificare la correttezza del codice fiscale.

 

Generazione del codice fiscale

 

Per le persone fisiche, il codice fiscale è composto di sedici caratteri alfanumerici; per le persone giuridiche, come per esempio società o enti, è invece un numero di undici cifre (la prima cifra è 8 per le associazioni riconosciute, 9 per quelle non riconosciute). Per tutti i comuni d’Italia è presente una scheda identificativa che contiene il codice catastale del comune, usato nel codice fiscale. Per le aziende che ne sono sprovviste, la partita IVA sostituisce il codice fiscale. Nessuno è autorizzato a calcolare o fornire strumenti per il calcolo del codice fiscale: l’unico codice fiscale valido è quello rilasciato al soggetto dall’Agenzia delle entrate.  L’algoritmo illustrato di seguito è utilizzato abitualmente per calcolare il codice fiscale, sebbene non garantisca l’affidabilità del risultato.

Il codice fiscale delle persone fisiche è costituito da sedici caratteri alfanumerici, ricavati in linea generale secondo l’algoritmo illustrato di seguito.

Cognome (tre lettere)
Vengono prese le consonanti del cognome (o dei cognomi, se ve ne è più di uno) nel loro ordine (primo cognome, di seguito il secondo e così via). Se le consonanti sono insufficienti, si prelevano anche le vocali (se sono sufficienti le consonanti si prelevano la prima, la seconda e la terza consonante), sempre nel loro ordine e, comunque, le vocali vengono riportate dopo le consonanti (per esempio: Rosi → RSO). Nel caso in cui un cognome abbia meno di tre lettere, la parte di codice viene completata aggiungendo la lettera X (per esempio: Fo → FOX). Per le donne, viene preso in considerazione il solo cognome da nubile.
Nome (tre lettere)
Vengono prese le consonanti del nome (o dei nomi, se ve ne è più di uno) nel loro ordine (primo nome, di seguito il secondo e così via) in questo modo: se il nome contiene quattro o più consonanti, si scelgono la prima, la terza e la quarta (per esempio: Gianfranco → GFR), altrimenti le prime tre in ordine (per esempio: Tiziana → TZN). Se il nome non ha consonanti a sufficienza, si prendono anche le vocali; in ogni caso le vocali vengono riportate dopo le consonanti (per esempio: Luca → LCU). Nel caso in cui il nome abbia meno di tre lettere la parte di codice viene completata aggiungendo la lettera X.
Data di nascita (tre caratteri alfanumerici)
Anno di nascita (due cifre): si prendono le ultime due cifre dell’anno di nascita;
Mese di nascita (una lettera): a ogni mese dell’anno viene associata una lettera in base a questa tabella:
Lettera Mese Lettera Mese Lettera Mese
A gennaio E maggio P settembre
B febbraio H giugno R ottobre
C marzo L luglio S novembre
D aprile M agosto T dicembre
Giorno di nascita e sesso (due cifre)
Si prendono le due cifre del giorno di nascita (se è compreso tra 1 e 9 si pone uno zero come prima cifra); per i soggetti di sesso femminile, a tale cifra va sommato il numero 40. In questo modo il campo contiene la doppia informazione giorno di nascita e sesso. Avremo pertanto la seguente casistica: i maschi avranno il giorno con cifra da 01 a 31, mentre per le donne la cifra relativa al giorno sarà da 41 a 71.
Comune (o Stato) di nascita (quattro caratteri alfanumerici)
Per identificare il comune di nascita si utilizza il codice detto Belfiore, composto da una lettera e tre cifre numeriche. Per i nati al di fuori del territorio italiano, sia che si tratti di cittadini stranieri nati all’estero oppure nati in Italia ma di origine straniera, sia di cittadini italiani nati all’estero, si considera lo stato estero di nascita: in tal caso la sigla inizia con la lettera Z seguita dal numero identificativo dello stato.
Il codice Belfiore è lo stesso usato per il nuovo Codice catastale.
Carattere di controllo (una lettera)

A partire dai quindici caratteri alfanumerici ricavati in precedenza, si determina il carattere di controllo (indicato a volte come CIN, Control Internal Number) in base a un particolare algoritmo che opera in questo modo:

  • si mettono da una parte i caratteri alfanumerici che si trovano in posizione dispari e da un’altra quelli che si trovano in posizione pari;
  • fatto questo, i caratteri vengono convertiti in valori numerici secondo le seguenti tabelle:
CARATTERI ALFANUMERICI DISPARI
Carattere Valore Carattere Valore Carattere Valore Carattere Valore
0 1 9 21 I 19 R 8
1 0 A 1 J 21 S 12
2 5 B 0 K 2 T 14
3 7 C 5 L 4 U 16
4 9 D 7 M 18 V 10
5 13 E 9 N 20 W 22
6 15 F 13 O 11 X 25
7 17 G 15 P 3 Y 24
8 19 H 17 Q 6 Z 23
CARATTERI ALFANUMERICI PARI
Carattere Valore Carattere Valore Carattere Valore Carattere Valore
0 0 9 9 I 8 R 17
1 1 A 0 J 9 S 18
2 2 B 1 K 10 T 19
3 3 C 2 L 11 U 20
4 4 D 3 M 12 V 21
5 5 E 4 N 13 W 22
6 6 F 5 O 14 X 23
7 7 G 6 P 15 Y 24
8 8 H 7 Q 16 Z 25

 

  • a questo punto, i valori che si ottengono dai caratteri alfanumerici pari e dispari vanno sommati tra di loro e il risultato va diviso per 26; il resto della divisione fornirà il codice identificativo, ottenuto dalla seguente tabella di conversione:
RESTO
Resto Lettera Resto Lettera Resto Lettera Resto Lettera
0 A 7 H 14 O 21 V
1 B 8 I 15 P 22 W
2 C 9 J 16 Q 23 X
3 D 10 K 17 R 24 Y
4 E 11 L 18 S 25 Z
5 F 12 M 19 T
6 G 13 N 20 U
Due diverse persone potrebbero avere uguali tutte e sedici le lettere/cifre generate usando questo schema (omocodia). In questo caso, l’Agenzia delle Entrate provvede a sostituire sistematicamente i soli caratteri numerici (a partire dal carattere numerico più a destra) con una lettera, secondo la seguente tabella di corrispondenza:
Cifra Lettera Cifra Lettera Cifra Lettera
0 L 4 Q 8 U
1 M 5 R 9 V
2 N 6 S
3 P 7 T
Dopo la sostituzione, il carattere di controllo deve essere ricalcolato.